Dopo un iniziale resistenza, l’EBU ha deciso di accontentare le richieste dell’Ucraina e dei fan: la Russia è esclusa dall’Eurovision.
Alla fine, anche l’EBU ha scelto di agire con forza contro la Russia dopo l’attacco perpetrato da Putin ai danni dell’Ucraina. La guerra non trova posto in uno spettacolo come la kermesse continentale, e così gli organizzatori hanno scelto di escludere ufficialmente la Russia dall’edizione 2022 dell’Eurovision Song Contest. Lo ha annunciato la stessa organizzazione tramite un comunicato diffuso sui propri account ufficiali. In un primo momento la stessa EBU aveva confermato la presenza degli artisti russi nonostante le richieste dell’Ucraina, salvo cambiare idea alla luce degli ultimi drammatici avvenimenti.
Eurovision 2022: esclusa la Russia
Una decisione severa, quella degli organizzatori, ma che ha trovato il plauso di gran parte dei fan della manifestazione europea, che fin dalle prime ore del conflitto avevano chiesto a gran voce di escludere la Russia dalla kermesse, come da qualunque altro grande evento anche di altro genere (dalle competizioni sportive a quelle artistiche).
Non ci sarà alcun artista russo nella kermesse che prenderà il via a Torino il 10 ottobre. Lo ha deciso l’European Broadcasting Union dopo un consulto con il Reference Group e con tutte le parti in causa nell’organizzazione di uno dei più grandi eventi mondiali. E le motivazioni sono state chiare ed esplicite.
Perché la Russia è stata esclusa dall’Eurovision
La motivazione è ovviamente da ricollegare alla guerra scatenata dalle azioni del governo di Putin in Ucraina, un’invasione ingiustificata che sta causando danni enormi in termini di vite umane e anche di stabilità economica non solo locale, ma mondiale. Spiegano gli organizzatori: “La decisione riflette la preoccupazione che, alla luce dell’imprevedibile crisi in Ucraina, includere un artista russo nella competizione di quest’anno avrebbe screditato la kermesse“.
L’EBU ha quindi sottolineato di essere un’organizzazione non politica e che l’obiettivo è semplicemente quello di proteggere i valori culturali di una competizione che promuove lo scambio culturale e porta tutti i popoli a ferseggiare e celebrare la diversità attraverso la musica.